Giardino di Villa Visconti Borromeo Litta2017-11-17T14:51:30+01:00

Villa Borromeo Visconti Litta in Lainate

INFO GIARDINO

Largo Vittorio Veneto 12 , 20020 Lainate (MI)

Dimensione: 4 ha

Data: XVI sec

Impianto: formale e informale paesistico

cultura@comune.milano.mi.itsegreteria@villalittalainate.it

Tel. 0293598267 (ufficio Cultura); cell. 3393942466 (Amici di Villa Litta)

 Accesso: libero del Parco, a pagamento Ninfeo e Giardino all’Italiana

Parco: Accesso libero. Orari: dal 1 aprile al 31 ottobre 8.30 – 19.00;  dal 1 novembre al 31 marzo 8.30-17.00

Ninfeo e Giardino all’italiana, visite guidate (consigliata prenotazione):

Maggio e Ottobre: Sabato dalle 15.00 alle 16.30; Domenica dalle 15.00 alle 18.00

Giugno e Luglio:
Sabato dalle 15.00 alle 16.30; 21.15, 22.00; Domenica e festivi dalle 15.00 alle 18.00
Da martedì a venerdì ore 16.00, 21.15, 22.00; Mercoledì sera 21.15 e 22.00

Agosto e Settembre:
Sabato dalle 15.00 alle 16.30; 21.15, 22.00; Domenica e festivi dalle 15.00 alle 18.00
Da martedì a venerdì ore 16.00.

 

Socio ReGiS dal 2008

Il complesso residenziale di Lainate fu ideato alla fine del XVI secolo dal Conte Pirro I Visconti Borromeo, che si avvalse della collaborazione di alcuni dei migliori artisti lombardi del periodo per creare il meraviglioso “Palazzo delle Acque”, o Ninfeo, luogo di frescura e di grande suggestione come sfondo dei giardini all’italiana. Con il passaggio di proprietà alla famiglia Litta, attraverso le nozze di Paola Visconti Borromeo con il Marchese Antonio Litta nel 1745, la residenza raggiunse il massimo splendore, grazie agli imponenti lavori di aggiornamento stilistico e di ampliamento dei giardini in stile francese, contornati dalla Galleria di Carpini, di recente recuperata con competenza e sensibilità.

Sul retro della villa si apre il grande cannocchiale prospettico che, oltrepassata la Rotonda di Mercurio, l’Atrio dei Quattro Venti del famoso Ninfeo – progettato da Martino Bassi – e l’impianto quadripartito con la scenografica fontana di Galatea – opera dei ticinesi Francesco e Donato Carabelli – giunge sino all’Esedra del muro perimetrale, in cui si può ammirare il gruppo scultoreo del Ratto di Proserpina, attribuito alla scuola del Giambologna. Nell’area orientale del parterre si protendono le fronde di un monumentale ginkgo biloba e di un faggio secolare, che delimitano l’adiacente giardino dei Semplici, arricchito da fiori stagionali e da essenze profumate.

La maggiore attrattiva del giardino è costituita dagli scenografici giochi d’acqua che, secondo l’ingegnoso progetto dell’ingegnere militare Agostino Ramelli, azionati da esperti maestri fontanieri, allietano gli ospiti lungo la Galleria delle Romane, nell’Atrio ottagonale, nelle stanze del Ninfeo – decorate a mosaico di ciottoli dipinti da Camillo Procaccini – o nell’emiciclo delle grotte.

A ridosso del giardino paesistico, trasformato secondo lo stile inglese da Luigi Canonica coadiuvato dal botanico Linneo Tagliabue, si possono oggi ammirare anche le meravigliose Serre Liberty: appena restaurate grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo, ospitano una ricca collezione di orchidee, con varietà provenienti da tutto il mondo.

Oltre ad esse, nell’area di libera fruizione, animata da modesti dislivelli del terreno, sono presenti più di 800 esemplari arborei ed arbustivi di 56 specie diverse, con alcuni bossi bicentenari.

Dopo i primi lavori, affidati all’architetto Giuseppe Tramajoni, dagli anni Settanta del XX secolo il Comune di Lainate avviò un vero e proprio programma di recupero e valorizzazione dell’intero complesso, anche grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione di volontariato “Amici di Villa Litta di Lainate” , operante in loco dal 1990.